venerdì 5 agosto 2011

Mordi, rinunci o ti svegli?

Facci caso: quando ti capita di trovarti in una situazione critica, di solito sono due le modalità con cui tendi a reagire.

Mordere o rinunciare.

Si, avvertiamo gli  stati di disagio o di possibile pericolo con una strana attivazione interiore, che va dal fastidio all'agitazione. A seconda di quanto la situazione ci sta mettendo in crisi. E' proprio in quel momento che vediamo solo queste due strade percorribili: reagire mordendo o lasciando perdere.

Mordere significa restituire il disagio, scaricando l'attivazione dall'interno all'esterno, sulla cosa o persona che lo ha provocato. Rinunciare significa tenere dentro l'attivazione e comprimerla, non facendo assolutamente nulla. Entrambe queste reazioni sono deleterie: la prima perché rovina il nostro rapporto con il mondo, la seconda perché rovina il rapporto con noi stessi.

Ma perché vediamo solo queste due possibilità? Semplice: perché a fronte di un problema tendiamo a cadere in uno stato paranoico, di autoipnosi, in cui tutto e tutti ci sembrano ostili. Dobbiamo dunque liberarci dallo stato paranoico. Come fare? Svegliandosi.

Ci dobbiamo rendere conto che il solo fatto di voler reagire mordendo o rinuciando indica che non siamo svegli. Per svegliarci, dobbiamo osservare noi stessi e la situazione dall'alto. E chiederci cosa possiamo fare che non sia né l'una né l'altra cosa. Per svegliarci, prima di agire dobbiamo chiederci: Cosa voglio veramente? Quali sono i miei obiettivi? 

Vedrai che la maggior parte della volte troverai una soluzione migliore, come parlare con l'altro, spiegarti, ascoltare, fare uno schema, fare una proposta, e così via. Attenzione: non è detto che tu debba fare per forza qualcosa che faccia andare le cose a buon fine. Puoi decidere di lasciare perdere. Ma lo farai da sveglio. Puoi non rispondere ad una mail, se non ti interessa proseguire nella relazione con l'altro.

Quando, invece di mordere o rinunciare, lavorerai raggiungere i tuoi obiettivi con serenità, allora ti potrai considerare sveglio.

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