martedì 2 febbraio 2010

Il non fare è peggio di fallire


Prendo spunto da una frase di Max, piaciuta anche a Zewale e Wanda (leggete commenti a post precedente) per un piccolo racconto. Durante un corso di formazione avevo invitato in aula Guglielmo Roggiani, un allenatore di Basket. Durante il suo racconto Guglielmo, dopo aver elencato i suoi successi, aveva raccontato di una finale scudetto persa all'ultimo minuto. Naturalmente non era molto felice mentre descriveva questo sfortunato momento della sua carriera, sul quale a lungo aveva in seguito riflettuto.

Ad un certo punto si alza una mano dal pubblico ed una persona chiede: "ma non è meglio perdere prima, non è meglio uscire dal gioco quando è meno importante? Piuttosto di perdere una finale ed avere questo rimpianto, io preferirei non avere neanche l'opportunità di arrivarci, tanto il risultato è lo stesso ed il vantaggio è l'evitare una frustrazione".

Ci fu un attimo di silenzio. Poi cominciarono i bisbigli. La maggior parte delle persone presenti era d'accordo con lui. Ad un certo punto tutti guardarono l'allenatore per capire cosa ne pensasse. E Guglielmo rispose: "No, assolutamente no! Giocherei ancora cento volte quella finale! La possibilità di giocare una finale dà una soddisfazione enormemente più grande della delusione dell'averla persa!" E dicendo questo dal suo viso era sparito il velo di tristezza, e gli occhi avevano ricominciato a brillare.

Ricordiamocelo, quando evitiamo di giocare le nostre "finali" solo per la paura di perderle. Il non fare è peggio di fallire.

Writing by Diego Agostini/Commitment - All Rights Reserved


7 commenti:

Gregorio ha detto...

E' solo una questione di coraggio.....

Max ha detto...

Bravo Gregorio, hai detto bene. A volte e’ proprio la mancanza di coraggio, ci comportiamo in modo da non deludere gli altri e spesso le nostre azioni sono influenzate dal gruppo piuttosto che dalle nostre idee.

Anonimo ha detto...

E' il mediocre che preferisce non combattere piuttosto che cercare di vincere.

Anonimo ha detto...

Non vi sembra che l'Italia sia affetta da questo problema? Secondo me stiamo andando indietro di brutto, a causa del fatto che il governo (o più' in generale la gente) non fa, non agisce, non ha coraggio.

Anonimo ha detto...

Si, siamo circondati da un sacco di gente il cui obiettivo nella vita e' stare attaccati come cozze ad un posto di lavoro e tirare la pensione.

Anonimo ha detto...

Dopo aver letto questo post mi sono resa conto che stavo evitando di andare dal mio capo per chiedergli una variazione nel mio lavoro... Solo per la paura che mi dicesse di no. Allora ho deciso di giocare la "finale" e sono andata a parlargli. Ho ottenuto quello che desideravo. Grazie per avermi aperto gli occhi.

Andrea C. ha detto...

Ciao Diego, sono Andrea ed ero presente all'ultimo corso che hai tenuto in VF a Padova. Questa è davvero la cosa su cui per prima ho deciso di lavorare. Perché mi riguarda direttamente. E concordo con Gregorio che dice che è una questione di coraggio.
Io ritengo però che sia altrettanto importante essere allenati. Finché l'allenamento a questi piccoli e grandi atti di coraggio diventa la mia nuova normalità. Questo sto facendo e mi sta dando soddisfazione, anche quando non porta al risultato desiderato. Mi fa sentire bene. Questa sensazione prima mi capitava meno di frequente e soprattotto non gli davo un senso per me corretto, prendendola quasi come casualità. Ora anche quando non arrivo al risultato desiderato trovo comunque un senso a quello che ho fatto e cavoli se mi da soddisfazione!