sabato 18 febbraio 2012

Impara a dire NO!

In un mese ho detto tre volte "no". La prima volta è stata verso un cliente che mi proponeva una gara di cui non erano chiare le regole. La seconda volta ad un altro cliente che mi avrebbe assegnato un progetto, ma con tempi troppo stretti. La terza volta ad un altro cliente che che mi ha minacciato di sospendere la collaborazione se non avessi seguito le sue indicazioni (sbagliate) per eseguire il mio lavoro.

In tutti e tre i casi lo schema era lo stesso: "visto che c'è la crisi, i fornitori sono lì a dipendere da noi, e quindi devono fare quello che diciamo noi, altrimenti non lavorano".

Io personalmente non sono disposto a scendere a questi compromessi. Scendere a ricatti di questo genere significa svendere se stessi e la propria dignità. Mi spiace veramente per coloro che cadono in questo tranello.

Io dico di NO. E da quando lo dico, paradossalmente, le cose vanno meglio. Incredibile: dire di no mi fa lavorare di più. E più lavoro, più ho la possibilità di dire di no. Paradossale? Per niente. Meglio rinunciare subito a lavorare con chi spadroneggia, stressa oltre misura, fa perdere tempo prezioso. La relazione finirebbe comunque, per cui meglio non farla iniziare nemmeno.

La qualità dei rapporti ha un valore, ecco perché preferisco concentrarmi su quelli che mi danno più soddisfazione. E questo diventa reciproco, in un sistema che si autoalimenta.

Questo vale anche per te. Fai una riflessione: se non ti trovi a tuo agio in un rapporto, se qualcuno cerca di ricattarti perché si sente in una posizione di forza, quello è il momento di dimostrare che sei più forte tu, che puoi dire "no".


(C) Diego Agostini/Commitment 2012 - All Rights Reserved

3 commenti:

Giusy ha detto...

hai ragione Diego, parlo a livello personale, mi è capitato di vivere relazioni molto dolorose perchè "l'altro" mi ricattava, umiliandomi e pretendendo l'impossibile.E' finita male comunque...Bisogna dire di no e salvaguardare se stessi, si acquista spessore ed indipendenza
Grazie mille dei tuoi suggerimenti

Diego Agostini ha detto...

Certo Giusy.

Il "no" alla manipolazione nel rapporto, anche se questo è un "no" a tutto il rapporto, è la più importante affermazione di libertà e dignità. Uscire dal gioco al massacro di colui che da carnefice riesce a mettersi nel ruolo di vittima significa salvare se stessi, e bisogna saperlo fare da soli.

Avevo giusto postato su fb la bellissima canzone di Adele Turning Tables (rovesciamento di posizioni).

Close enough to start a war
All that I have is on the floor
God only knows what we're fighting for
All that I say, you always say more

I can't keep up with your turning tables
Under your thumb, I can't breathe

So I won't let you close enough to hurt me
No, I won't ask you, you to just desert me
I can't give you, what you think you give me
It's time to say goodbye to turning tables
To turning tables

Under haunted skies I see you, ooh
Where love is lost, your ghost is found
I braved a hundred storms to leave you
As hard as you try, no I will never be knocked down

I can't keep up with your turning tables
Under your thumb, I can't breathe

So I won't let you close enough to hurt me, no
I won't ask you, you to just desert me
I can't give you, what you think you give me
It's time to say goodbye to turning tables
Turning tables

Next time I'll be braver
I'll be my own savior
When the thunder calls for me
Next time I'll be braver
I'll be my own savior
Standing on my own two feet

I won't let you close enough to hurt me, no
I won't ask you, you to just desert me
I can't give you, what you think you give me
It's time to say goodbye to turning tables
To turning tables
Turning tables, yeah
Turning ohh

Unknown ha detto...

sono d'accordo che dire NO in molti casi è uguale a dire di SI a se stessi e ai valori in cui crediamo. Il NO vero è per me un atto consapevole. Credo che non dobbiamo dimostrare di essere più o meno forti (dunque entrando in una relazione di lotta) dicendo di NO bensì essere consapevoli della propria autorità, valore, talento e libertà d'espressione. Il rapporto con i nostri clienti o con i nostri datori di lavoro è una relazione in cui diamo e riceviamo nello stesso momento ENTRAMBI. Dicendo NO a qualcosa che è infattibiile tecnicamente, ad esempio, significa fare il proprio lavoro con coscienza, eccellenza, giustezza ed onestà. Anche a me non piace dire di SI per paura di essere ricattata, o per paura della crisi. La dignità e la reputazione non hanno prezzo per me e non possono essere merce di scambio. Questo chiaramente è il mio pensiero.