martedì 30 marzo 2010

Forse sei già morto e non lo sai


"Sai, adesso non posso, ..."; "Sono costretto a...."; "Vedi, mi obbligano a..."; "Non ho scelta, devo per forza..."; "Non ho alternativa, devo accettare..."

Quante volte hai sentito frasi come queste? O peggio, quante volte le hai pronunciate tu stesso?

Tutte le volte che mi sento dare spiegazioni del genere, io rispondo "Forse sei già morto e non lo sai". Nella maggior parte dei casi la gente si blocca, quasi sotto choc. Si, lo so, è un po' forte. Ma poi alla fine, quando ne spiego il motivo, i miei interlocutori mi ringraziano.

Quando qualcuno si sente costretto, obbligato, forzato ad accettare una situazione personale o lavorativa che non gli piace, non si accorge di fare un grave errore. Dimentica che, rispetto a quella situazione c'è sempre un'alternativa, bella o brutta che sia, da poter prendere in considerazione. Dimentica che se c'è un'alternativa, egli è all'interno di una scelta. Dimentica che se si trova all'interno di una scelta, di fatto la situazione che sta vivendo è frutto di una sua decisione. Magari spiacevole, ma pur sempre una sua decisione. Che può essere cambiata.

Quando dimentichiamo di poter scegliere, stiamo di fatto rinunciando ad esercitare il libero arbitrio. Il libero arbitrio è l'unico elemento dell'essere umano su cui nessuno, neanche Dio, può intervenire. La scelta non è mai esercitabile dagli oggetti inanimati. La scelta non è più esercitabile una volta morti. Dunque rinunciare alla scelta significa rinunciare alla vita. Significa essere già morti.

Ti senti così imbrigliato in una situazione da essere costretto ad accettarla? Prova a ragionare e vedrai che esistono alternative. Vedrai che puoi scegliere. Altrimenti, mi spiace dover essere io a dovertelo dire, sei già morto.

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