domenica 18 ottobre 2009

Stop Complaining!

Si, lo so, questa immagine è un po' diversa dalle altre... E anche il post per la prima volta invece di spingere a liberare energia, ti dice di limitare qualcosa. Ma ne vale la pena. Ti sto proponendo di limitare, anzi eliminare la lamentela.

La lamentela è uno dei più grossi orientamenti all'insuccesso, per cui eliminarla significa automaticamente orientarsi al successo.

In un nuovissimo training sul self empowerment ho inserito tutta una parte sui danni della lamentela. Eccola qui di seguito, in sintesi.

I danni della lamentela

  • La lamentela distoglie la nostra energia dalla ricerca di soluzioni
  • La lamentela è contagiosa: aumenta la probabilità che anche gli altri si lamentino
  • La lamentela intacca la positività personale: fa vedere brutte anche le altre cose
  • La lamentela fa peggiorare il clima ed abbassare la felicità
  • La lamentela ci fa percepire negativi e fa allontanare gli altri da noi
  • La lamentela è una dichiarazione di impotenza: ci si lamenta quando non si riesce ad agire
  • La lamentela è un alibi: più ci si lamenta, più si auto-giustificati nel non fare nulla.
Prova a smettere di lamentarti, la tua vita e quella degli altri migliorerà

Writing by Diego Agostini/Commitment, All Rights Reserved

giovedì 8 ottobre 2009

Il reset emozionale

questo è un potentissimo esercizio che ti permetterà di dare equilibrio e controllo ai tuoi stati emotivi.

Da fare nel proprio letto, prima di addormentarsi. Il primo passo è sintonizzarsi sull'emozione prevalente della giornata. Per esempio, se ci hanno fatto molto arrabbiare pensiamo: "rabbia" e rievochiamo quella emozione. Non sarà difficile, perché ci accorgeremo di averne già le sensazioni fisiologiche. Concentriamoci su di esse. Sentiamo i muscoli dello stomaco che si contraggono, la tensione del torace. Questa e la partenza. Poi via con il reset emozionale. Evochiamo un'altra emozione, quella che che ci viene in mente, in modo casuale, bella o brutta che sia. Esempio: "Stupore". Sentiremo come cambia lo stato fisiologico e muscolare. Poi, raggiunta la dimensione dello stupore, possiamo pensare: "Perplessità". E accompagneremo lo stato fisiologico per poterla riprodurre a livello emotivo. Poi "Curiosità"; "Gioia"; "Dubbio"; "Soddisfazione". E via via sentiremo le sensazioni correlate.

Vedrai come diventerai capace di passare facilmente da uno stato emotivo all'altro. Ricordati che devi agire sulle sensazioni corporee per riprodurlo. Puoi facilitare l'attivazione fisiologica con qualche immagine mentale, ma liberatene subito per concentrarti sul corpo.

Ti accorgerai degli straordinari benefici di questo esercizio. Il primo è la possibilità di addormentarsi prima e più serenamente, soprattutto dopo una giornata tesa. Poi, durante il giorno, noterai un forte miglioramento dell'autocontrollo. Si, perché con questa pratica ti renderai conto di poter attivare lo stato emotivo che vuoi tu, senza subirlo. Se, per esempio, ti faranno arrabbiare, riconoscerai subito le sensazioni della rabbia. E solo pensando "serenità" o "concentrazione" attiverai lo stato che più si addice a quella situazione. La rabbia scomparirà o per lo meno si ridurrà, e la situazione sarà di nuovo sotto il tuo controllo.

Writing by Diego Agostini/Commitment - All Rights Reserved