domenica 6 luglio 2008

Il principio dell'altalena

Chi ha voglia di dare un'occhiata al video, troverà un'esperienza che tutti abbiamo fatto: l'altalena. Mio figlio Andrea va piano, mi chiama, io inizio a spingerlo e prende velocità. Va avanti per un po' e poi lascio. Pian piano l'altalena si ferma e lui scende.

Questo vale per tutto ciò che riguarda la nostra vita. Quando spingiamo l'altalena per farla partire ci mettiamo energia, così come ci impegnamo in tutte le cose nuove che iniziano. Ma ecco che l'energia iniziale non basta. Ad ogni "ritorno" l'altalena ha bisogno di nuove spinte. Semplicemente per mantenere la velocità impressa, senza necessariamente aumentarla, dobbiamo mettere ogni volta nuova energia. Perché avviene questo? Per un fenomeno chiamato "entropia", che ci dice che qualsiasi "sistema" perde energia. Energia che deve essere compensata con nuova energia perché continui a funzionare.

Il principio dell'altalena ci dice che, se non immettiamo costantemente energia nei nostri "sistemi", essi si fermano. Quali sono i nostri sistemi? Pensa a tutte le persone che conosci e con le quali sei in contatto. Sono quelli, i sistemi. Secondo il principio dell'altalena, all'inizio della relazione con marito, moglie, fidanzata, capo, collaboratore, socio, cliente, fornitore non è difficile imprimere un certo movimento. Ma se poi non alimentiamo la relazione con altre spinte, l'altalena si ferma. Le relazioni muoiono.

Cerca di capire quali sono le "spinte", e cioè come puoi immettere energia utile nelle relazioni che hai instaurato. Alcuni piccoli esempi: dedicare un po' di tempo al tuo partner per capire i suoi problemi e le sue emozioni, giocare un po' più a lungo con i tuoi bambini, fare loro una sorpresa, invitare a acena o a un aperitivo i colleghi, chiedere al capo come poter essere un collaboratore migliore, ritagliare un articolo di giornale pensando a chiunque di questi ed inviarglielo....

Ci sono infiniti modi di spingere un'altalena, ma un solo unico principo: le spinte servono per farla funzionare, se non le darai essa si fermerà e la persona scenderà. Ed a quel punto non potrai prendertela con chi scende: se ci tieni a quella persona, l'altalena la devi spingere tu.

Writing by Diego Agostini/Commitment - All Rights Reserved

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bè,che dire...innanzitutto augurissimi per la nascita!
e poi,riguardo al concetto dell'altalena,a volte siamo talmente presi dalle "nostre cose" che ci dimentichiamo delle persone che ci circondano,anche di quelle che vediamo tutti i giorni e che ci sono più vicine,dando per scontata la loro presenza(anche se poi la vita a volte ci ricorda che nulla può essere dato per scontato!).
a tal proposito avrei mille episodi da raccontare,ma dirò solo che nel mio piccolo cerco di "dare" attenzione alle persone che mi circondano e cerco di "insegnare" anche alla mia piccolina (mia sorella più piccola di 10 anni di me, ma cmq già 18enne) quanto sia importante anche solo domandare un sentito "come va?" alle persone che ti circondano e ti interessano.
roberta

Anonimo ha detto...

E' vero, Diego, bisogna spingere l'altalena. Se ci tieni veramente bisogna spingerla e non stancarsi. Anche se chi è sull'asse non scende mai a darti il cambio. Prima o poi succede. Alla fine scende, spinge anche lui. Ed è il tuo più grande successo. Complimenti per il fresh-thinking.

Claudio

Anonimo ha detto...

si, noi stupidamente pensiamo che basta dare una spinta una volta per far andare l'altalena.... ciao