Vuoi cominciare anche tu a Pensare Fresco? Il mio blog ti spiega in che cosa consiste la Fresh Thinking Philosophy. E' un laboratorio per la messa a punto di pensieri vitaminici. E' una palestra per allenare la nostra mente a rinnovarsi e la nostra vita a migliorare.
domenica 21 dicembre 2008
Auguri.. ma per cosa?
sabato 13 dicembre 2008
Come misurare un errore

sabato 6 dicembre 2008
La forza di non usare uno scudo

Negli ultimi tempi mi è capitato più di una volta di lavorare con professionisti... come cliente, partner, committente. Nella totalità dei casi si trattava anche di bravi professionisti. Tuttavia più di una volta li ho visti commettere errori. Slittamento di tempi, informazioni non date, cadute di stile, risultati non rispondenti alle aspettative, errori di comunicazione e relazione... Tutti gli errori che si possono commettere lavorando.
La cosa che mi ha ha meravigliato è la reazione ad ognuno di questi errori. La reazione tipica che mi è capitato di sperimentare è quella di difesa, che descriverò chiamandola "il processo dello scudo". Avviene in cinque passaggi progressivi:
- primo: negazione. Il problema viene negato, e per questo i fatti vengono distorti per darne un quadro positivo. (“è andato tutto bene”)
- secondo: giustificazione. Se si fanno notare i fatti oggettivi, l’altro trova motivazioni per dimostrarne la correttezza. (“in quel momento andava bene così”)
- terzo: distacco. Se si fanno presenti le conseguenze negative di un'azione, l'interlocutore si dichiara "sereno" facendo intendere che può vivere benissimo anche senza di noi ("sono tranquillo con la coscienza")
- quarto: aggressione. A fronte della nostra insistenza su ciò di cui non siamo contenti, l’altro ci ributta addosso la colpa (“piuttosto è a causa tua che..”)
- quinto: ribaltamento. Forma evoluta di aggressione: l’altro ribalta i ruoli mostrando il suo turbamento e istillando in noi il senso di colpa (“ci rimango male, perché tu…”)
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sabato 29 novembre 2008
Sai tirare la cordicella?
sabato 22 novembre 2008
Prendi in prestito uno sguardo fresco

domenica 16 novembre 2008
Vuoi stupire? Chiudi bene i cerchi

domenica 9 novembre 2008
Perché si accenda una lampadina

lunedì 13 ottobre 2008
Fatti assumere dal mondo!

martedì 23 settembre 2008
E' la tua passione che ti fa ricordare

domenica 6 luglio 2008
Il principio dell'altalena
Chi ha voglia di dare un'occhiata al video, troverà un'esperienza che tutti abbiamo fatto: l'altalena. Mio figlio Andrea va piano, mi chiama, io inizio a spingerlo e prende velocità. Va avanti per un po' e poi lascio. Pian piano l'altalena si ferma e lui scende.
Questo vale per tutto ciò che riguarda la nostra vita. Quando spingiamo l'altalena per farla partire ci mettiamo energia, così come ci impegnamo in tutte le cose nuove che iniziano. Ma ecco che l'energia iniziale non basta. Ad ogni "ritorno" l'altalena ha bisogno di nuove spinte. Semplicemente per mantenere la velocità impressa, senza necessariamente aumentarla, dobbiamo mettere ogni volta nuova energia. Perché avviene questo? Per un fenomeno chiamato "entropia", che ci dice che qualsiasi "sistema" perde energia. Energia che deve essere compensata con nuova energia perché continui a funzionare.
Il principio dell'altalena ci dice che, se non immettiamo costantemente energia nei nostri "sistemi", essi si fermano. Quali sono i nostri sistemi? Pensa a tutte le persone che conosci e con le quali sei in contatto. Sono quelli, i sistemi. Secondo il principio dell'altalena, all'inizio della relazione con marito, moglie, fidanzata, capo, collaboratore, socio, cliente, fornitore non è difficile imprimere un certo movimento. Ma se poi non alimentiamo la relazione con altre spinte, l'altalena si ferma. Le relazioni muoiono.
Cerca di capire quali sono le "spinte", e cioè come puoi immettere energia utile nelle relazioni che hai instaurato. Alcuni piccoli esempi: dedicare un po' di tempo al tuo partner per capire i suoi problemi e le sue emozioni, giocare un po' più a lungo con i tuoi bambini, fare loro una sorpresa, invitare a acena o a un aperitivo i colleghi, chiedere al capo come poter essere un collaboratore migliore, ritagliare un articolo di giornale pensando a chiunque di questi ed inviarglielo....
Ci sono infiniti modi di spingere un'altalena, ma un solo unico principo: le spinte servono per farla funzionare, se non le darai essa si fermerà e la persona scenderà. Ed a quel punto non potrai prendertela con chi scende: se ci tieni a quella persona, l'altalena la devi spingere tu.
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sabato 28 giugno 2008
Giro giro tondo cambia il mondo
La foto qui a fianco l'ho fatta circa un'ora dopo la sua nascita. Un bambino: quale migliore esempio di think fresh?
Ho riflettuto a lungo per trovare delle parole di augurio per la sua vita, da dedicargli. Ma non mi veniva in mente nulla.
Poi... credete alle coincidenze? Il mio primo bimbo, Andrea, ha insistito per essere portato al parco dell'idroscalo. Non l'aveva mai fatto. Mai con quella insistenza. Da subito dopo la nascita del fratellino non mi ha mollato un attimo, finché ho ceduto e l'ho accompagnato. Entrando nel parco sono rimasto folgorato. Il playground è dedicato a Giorgio Gaber, straordinario artista di Milano, la mia città. Credete alle coincidenze? Gli uffici della società di consulenza che ho fondato, Commitment, prima erano proprio gli studi di Gaber. E... credete alle coincidenze? nell'ingresso al parco c'è una targa con le parole di una delle sue ultime canzoni, il suo testamento spirituale. Uscita nel 2003, l'anno di nascita di Andrea.
non indicate per loro una via conosciuta
ma se proprio volete insegnate soltanto la magia della vita
Non li avviate al bel canto, al teatro alla danza, ma se proprio volete raccontategli il sogno di un'antica speranza. Queste parole mi hanno fatto riflettere. Non dobbiamo augurare niente ai bambini, dobbiamo augurare qualcosa a noi adulti. Loro sono già Think Fresh, noi dobbiamo solo stare attenti a non rovinarli. Solo così il mondo potrà migliorare.
Seguirò il tuo consiglio, Giorgio Gaber: non insegnerò nulla a Filippo senza raccontargli un sogno.
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Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata potrebbe far male
forse una grave imprudenza è lasciarli in balia di una falsa coscienza.
Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro una via conosciuta
ma se proprio volete insegnate soltanto la magia della vita.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Non insegnate ai bambini non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro di vecchi ideali
l'unica cosa sicura è tenerli lontano dalla nostra cultura.
Non esaltate il talento che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro alla danza
ma se proprio volete raccontategli il sogno di un'antica speranza.
Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore
e la mente stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Giro giro tondo cambia il mondo
domenica 15 giugno 2008
Pensiero Fresco per il tuo business
Che cos'ha di speciale? beh, le vetrine sono delle opere d'arte, lo riconosco anch'io che non amo il pesce. Prezzi naturalmente da gioielleria. E fin qui tutto come dal copione di una pescheria del centro. Ma "da Claudio" hanno saputo pensare veramente fresco, come il pesce che vendono. E se ci andate durante l'ora di pausa capite perché.
Il luogo dove si vende il pesce si trasforma in luogo dove lo si degusta. Uno straordinario pesce fresco, accompagnato da un bicchiere di vino bianco. I pratica, hanno saputo trasformare tutti i vincoli di una pescheria i opportunità, creando un nuovo business ristorativo affiancandolo a quello di vendita.
Una pescheria lavora di meno durante l'ora del pranzo? Bene, trasformiamola in mini-ristorante. In pescheria non c'è spazio per tavoli e sedie? Poco male: si mangia in piedi, appoggiandosi ad appositi tavolinetti. Così in poco spazio ci stanno un mare di persone. Mangiare in piedi significa non perdere tempo, così la rotazione è più elevata, e gli incassi salgono. Questo non dà fastidio ai clienti, perché non aspettano e degustano dell'ottimo pesce, per poi farsi quattro passi prima di rientrare in ufficio e sedersi alla scrivania. Alla cassa non c'è fila, perché esiste un solo piatto a prezzo fisso: tutto è molto rapido dall'ordinazione al pagamento al ricevimento. Acqua minerale a volontà compresa nel prezzo, da distributori accessibili a chiunque. Qualità insuperabile: il pesce è freschissimo (naturalmente). Margini elevati, in quanto non ci sono intermediari per l'approvvigionamento della materia prima... ed in più può essere utilizzata quella meno "pregiata" ma ugualmente di qualità (un pesce brutto una volta tagliato è uguale ad uno bello) lasciando i pezzi migliori per l'esposizione di vendita.
Complimenti a chi ha avuto la capacità di vedere la possibilità di trasformare in questo modo il proprio business, sapendo arricchirlo senza snaturarlo.
E tu sei in grado di trasformare tutti i vincoli della tua attività in altrettante voci di incasso? Dai, comincia subito a pensare fresco... come il pesce di Claudio!
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domenica 8 giugno 2008
L'arte di vedere
sabato 24 maggio 2008
Acqua fredda sulle idee

Eppure l’acqua fredda tonifica, attiva, sollecita. Qualche spruzzo di acqua fredda, anche se non piacevole all’inizio, una volta accettato si rivela sferzante e vitalizzante. Sì, l’acqua tiepida rassicura ma anestetizza. Quella fredda invece è sgradevole ma sveglia.
La stessa cosa vele per le idee. Quando facciamo un lavoro e lo sottoponiamo agli altri per un giudizio, spesso ci comportiamo esattamente come con la doccia. Cerchiamo l’acqua calda. Che vuol dire cercare il consenso, l’approvazione, le cose “che vanno bene”. La maggior parte delle volte che chiediamo un parere, il nostro interlocutore sa che a noi piace l’acqua calda e ce la darà. Ci dirà che va tutto bene per non rischiare di ferirci. Eviterà di sottolineare le cose meno positive.
Cerchiamo invece di far fare alle nostre idee una bella doccia con l’acqua fredda. La prossima volta che chiedi un parere, fatti dire cosa non va bene e cosa, secondo il tuo interlocutore, deve essere migliorato. Agisci sulla manopola del freddo. Vedrai, se l’interlocutore è sincero ti dirà quali sono, fra le tue idee o proposte, quelle più deboli. Non sarà piacevole sentire la sensazione del freddo sulle idee, ma quando ti renderai conto di come questo le vitalizzerà, ti accorgerai quanto è utile.
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venerdì 2 maggio 2008
Think Fresh Heroes: Michele
Michele è un Think Fresh Heroe, oltre che un caro amico. Guida alpina eccezionale, ha compiuto imprese come la scalata del K2. Geologo e ricercatore, ha lavorato nella piramide di vetro del CNR. Esperto alpinista, se qualcuno passa per corso Vittorio emanuele a Milano in questi giorni nella vetrina delle Messaggerie Musicali è esposta una sua foto: non potete confondervi perché è aggrappato ad una rioccia come Tom Cruise in Mission Impossible. Insieme a lui organizzo fantastiche attività "outdoor" di team building.
Ma non è per tutto questo che lo consideriamo Think Fresh Heroe. Vediamo perché allora. Ho fatto la foto qui sopra qualche giorno fa, mentre stavamo procedendo in montagna con gli sci di alpinismo. Ad un certo punto Michele si è fermato, si è tolto i guanti e si è chinato. C'era per terra la carta di uno snack, lasciata da qualcuno che era passato prima di noi. L'ha raccolta e se l'è messa in tasca. La maggior parte delle persone l'avrebbe lasciata lì. Chiunque si sarebbe detto: E' minuscola, non vale la pena di raccoglierla, lo farei ma in questo momento non so dove metterla... e poi, diavolo, perché lo devo fare io visto che l'ha buttata qualcun altro? Bene: Michele tutte questi ragionamenti non li ha fatti, l'ha raccolta e basta, perché ama la montagna e la desidera pulita. Non si è chiesto cosa dovevano fare gli altri, si è chiesto cosa poteva fare lui.
Grazie Michele per averci insegnato che non pensando "lo devono fare gli altri" automaticamente produciamo un pensiero fresco. Questo ci dice il principio del raccogliere la carta sulla neve: se lo applicassimo a tante altre cose della nostra vita, e se lo facessimo tutti, il nostro mondo cambierebbe... in meglio.
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venerdì 25 aprile 2008
Prepara la mente per fare la mossa giusta

“Un campione di scacchi quando affronta una partita già iniziata, non si chiede quali sono state le mosse che hanno portato le pedine ad essere nelle posizioni in cui si trovano. Si chiede quali sono le mosse da fare, partendo da quelle posizioni, per vincere la partita”.
In altre parole, il campione di scacchi non ragiona sul passato, ma sul futuro. Non si ferma a pensare su ciò che è stato fatto, sulle scelte giuste o sbagliate, sui ragionamenti fatti. Si concentra sulle possibilità d’azione, sul migliore utilizzo possibile delle risorse che ha a disposizione.
Trovo questo un grande esempio di Fresh Thinking.
Quante volte, di fronte ad un problema, ci troviamo a recriminare sul passato, sugli sbagli fatti, sulla ricerca del colpevole? Quante volte ci concentriamo su ciò che non va bene e ne cerchiamo le cause? Quante volte pensiamo ingenuamente che per trovare una soluzione prima dobbiamo capire cosa o chi non ha funzionato? Tutte le volte che ragioniamo in questo modo perdiamo tempo prezioso. Il Fresh Thinking è orientato al futuro, a cosa si può fare ed alla ricerca di come farlo. Si concentra sulle potenzialità delle risorse disponibili ed alla ricerca del modo migliore per utilizzarle. Evita di andare alla ricerca delle cause per orientarsi verso la soluzione. Non si concentra sulle determinanti dell’insuccesso, ma su quelle del successo.
Non so in che fase delle vita ti possa trovare in questo momento, tu che leggi queste righe. Ma so qual è il consiglio migliore che posso darti: impara dal campione di scacchi. Non pensare alle cose del tuo passato che non sono andate bene, a chi ti ha ostacolato, alle situazioni sfavorevoli che ti hanno penalizzato. Concentrati sulle tue potenzialità, sulle tue risorse, sulle tue capacità. E pensa a quali sono le mosse da fare per vincere la partita.
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domenica 13 aprile 2008
Che vernice hai sulle mani?

Questo è il contagio emozionale. L’emozione è come la vernice che abbiamo sulle mani. Può essere fresca o può essere secca. Se è fresca lascia il segno, se è secca no. Se è fresca provocherà reazioni negli altri, se è secca ci darà solo fastidio. Se è fresca ci verrà voglia di lasciare intorno a noi le tracce del colore, se è secca le nostre mani saranno rigide ed increspite, quasi inutilizzabili. E comunque non lasceranno alcuna traccia.
Quando ci poniamo con energia verso gli atri abbiamo sulle mani vernice fresca, quando invece siamo chiusi e cauti abbiamo vernice secca.
Ma per il contagio emozionale non basta avere la vernice sulle mani: bisogna trasmetterla agli altri. Come? Non certo sui vestiti: incontrando le loro mani, collaborando con loro, lavorando per loro.
E tu sei capace di contagiare gli altri? Oppure ti fai contagiare? Attenzione, il contagio è energia e quindi può essere anche negativo. Uno che è iroso e pessimista contagia, eccome. Così come uno che è aggressivo e svalutativo. Questi individui vanno ricontagiati in positivo. Se hai vernice fresca non tenerla sulle mani: cerca le mani degli altri, falle aprire ed abbi il coraggio di spalmargliela sopra! Vedra, ti ringrazieranno. Grazie a tutti coloro che mi hanno contagiato e che mi contagiano, ve ne sono veramente grato.
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lunedì 31 marzo 2008
Istruzioni per gustare la fragola

Questa storia zen è Fresh Thinking. Il suo significato? Eccolo. Anche in una situazione così disperata, l'uomo sa trovare l'unico elemento positivo: la fragola.
E' un fresh thinker chi sa gustare un semplice istante, come l'uomo della storia sa gustare la dolcezza di un semplice frutto. Fresh Thinking è sapersi immergersi nel presente e cogliere ciò che può dare, lasciando perdere sia i ricordi del passato sia le preoccupazioni per il futuro. E' sapere trovare gli elementi positivi in qualsiasi situazione, anche in quelle peggiori, perché solo con la positività la nostra mente risolve i problemi. Anche se ci troviamo sull'orlo di un precipizio, dobbiamo saperci concentare su ciò che va bene.
E tu, sai cogliere le fragole? Mentre stai per entrare in una riunione difficile, prova a cogliere una fragola. Se stai passando un periodo brutto, prova a cogliere una fragola. ma come bisogna fare per gustarla? E' difficile cogliere le fragole quando la nostra attenzione è concentrata sui problemi e sulle minacce. Ecco le istruzioni:
1 - cercarla: chiedersi cosa di positivo la realtà mi offre, anche se sono in una situazione negativa.
2 - trovarla: distogliere il pensiero dai problemi e concentrarsi su ciò che ho trovato di positivo.
3 - mangiarla: dedicare tempo. E riconoscere a se setessi il piacere di ciò che si è colto.
Se seguiamo queste istruzioni, dopo aver colto la fragola tutto ci sembrerà diverso. Troveremo l'energia giusta e le idee giuste per affrontare qualsiasi situazione.
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sabato 29 marzo 2008
Quante cose ci perdiamo se non pensiamo fresco?
Il breve filmato che segue è uno spot pubblicitario apparso sulla tv inglese. Come vedi ci sono due squadre distinte dal colore delle maglie, una "bianca" ed una "nera". I membri di ogni squadra si passeranno una palla fra di loro. Il tuo compito è contare quanti passaggi faranno i bianchi.
Guarda il video prima di leggere la parte sottostante!
Soprendente eh? E' un filmato che fa riflettere. Mentri eri intentoi a contare ti è passato un orso sotto il naso facendo un (improbabile) moonwalking e neanche te ne sei accorto. Accade sempre così. Mentre siamo concentrati, non siamo attenti. La concentrazione focalizza il nostro ragionamento, e senza che ce ne accorgiamo ci impedisce di vedere cosa accade nella realtà. Mentre siamo concentrati sul conteggio, non vediamo l'orso. E' possibile vederlo solo se siamo attenti a ciò che accade, anche se stiamo contando. L'attenzione è pensiero fresco, non la concentrazione.
Che cosa possiamo trarne?
1: Mentre siamo impegnati in un compito, un sacco di cose pur passando sotto i nostri occhi ci sfuggono.
2: Se non sappiamo cosa cercare, non la vediamo neanche se c'è!
Ragiona:
1: Quante sono le cose che ti sfuggono mentre sei concentrato a farne altre?
2: Quali sono le cose che ti aspetti "arrivino" spontaneamente ma che non trovi semplicemente perché non le cerchi?
Quindi, applica:
1: Il pensiero fresco è pensiero attento. Riesce a cogliere elementi sfuggenti perché è aperto agli stimoli, non è selettivo, non si concentra su alcuni spunti escludendone altri.
2: Il pensiero fresco è pensiero attivo. Sa cosa cercare nella realtà e lo trova.
Quali sono gli orsi che ti sfuggono mentre vivi la tua vita di ogni giorno? Quali sono gli orsi che vorresti avere ma che non cerchi e dunque non vedi?
Ti auguro una buona riflessione!
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sabato 22 marzo 2008
Il principio della fetta di limone

Quando troviamo una soluzione, esprimiamo un concetto, illustriamo un progetto ci accontentiamo di fare qualcosa di buono, che vada bene. Magari siamo anche riconosciuti come dei “bravi” professionisti e questo ci gratifica. Siamo consapevoli delle nostre capacità e dei nostri risultati, sappiamo già cosa il nostro cliente (interno o esterno) può apprezzare. Per noi, fare le cose prima o poi diventa facile come bere un bicchier d’acqua. E proprio qui sta il tranello. Così facendo, a poco a poco non siamo più stimolati a fare qualcosa di più, a lasciare il segno, ad emozionare. Sappiamo che la nostra acqua fresca è apprezzata, e siamo soddisfatti dell’effetto che riusciamo a produrre con uno sforzo contenuto.
Ma quali sono gli svantaggi di questo modo di pensare? Principalmente questo: a poco a poco quello che è acqua fresca per noi diventa acqua fresca anche per gli altri. Ed il gioco non dura all’infinito: ciò che a lungo rimane buono dopo un po’ diventa sufficiente. Il nostro valore aggiunto tenderà ad assottigliarsi. E quel che è peggio, è che gli altri tenderanno a non dircelo, a fare finta di apprezzare il nostro lavoro come hanno sempre fatto. Fino a quando, improvvisamente, ci faranno capire che il bicchiere d’acqua non lo vogliono più. E quando arriveremo a quel momento, probabilmente non saremo capaci di proporre altro.
Come evitare, allora, di arrivare a questo? Semplice. Aggiungendo una fetta di limone al bicchiere d’acqua. Proviamo ad aggiungere un po’ di limone ai nostri pensieri. Troviamo pure le strade facili da seguire ma sforziamoci di aggiungere, ogni volta, qualcosa che le renda un po’ “speciali”. Ci vuole poco, un piccolo sforzo in più. Ma questo sforzo ci tiene in tensione e ci spinge a vedere le cose da un punto di vista leggermente sempre più nuovo. E’ il limone che rende prezioso il bicchiere d’acqua. E’ il piccolo sforzo in più che renderà preziosa la nostra soluzione, perché i nostri interlocutori lo percepiranno subito.
Prova a capire quali sono le fette di limone che puoi aggiungere alle tue pensate per renderle più ricche. Fai un esercizio costante nel non accontentarti di servirle così come vengono prodotte, ma lavorale ancora per un attimo: ti accorgerai di come può essere facile passare dalle “buone idee” ad “ottime idee”.
sabato 15 marzo 2008
Come riconoscere un Fresh Thinker

Dall'entusiasmo che ho ricevuto mi sono accorto di quanti Fresh Thinkers ci sono in giro. Ho sentito alcuni veramente "attivarsi" dopo la lettura del manifesto e dei post, come se avessi fotografato in modo perfetto qualcosa che avevano già nella loro testa. Da leggere a questo proposito ciò che scrive Mario in risposta al tema del guscio. Mario, come tanti altri (Valentina, Roberta, Andrea....), è dunque un Fresh Thinker. I Fresh Thinkers si differenziano dalla media. sono persone speciali, positive, dotate di una carica particolare.
Si, perché pensare fresco significa anche agire fresco. Per questo, da quando ho visto arrivare i primi ritorni, ho cominciato anche a ragionare su come riconoscere un Fresh Thinker da chi non lo è. Vorrei lanciare questo tema a te che stai leggendo queste righe ed a tutti coloro che frequentano il blog. Quali sono gli indicatori del pensiero fresco? Come faccio a riconoscere chi è dotato di pensiero fresco da chi non lo è? Saranno questi i temi dei prossimi post, perciò vorrei lanciare questo gioco-sondaggio prima di andare avanti a raccontare le caratteristiche del pensiero fresco.
Per questa volta è protagonista chi legge. I post di risposta sono dunque il contenuto più importante, per cui dopo aver letto queste righe vai subito sui commenti. E possibilmente lascia anche il tuo!
Inizio io con il primo spunto: il sorriso. Un Fresh Thinker si differenzia da chi non lo è perché sorride. Ma il sorriso di per sé non basta. Avanti: quali sono secondo te i segnali, i comportamenti, le abitudini che caratterizzano il Fresh Thinkers?
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P.S. Ho appena sentito Marco, mio amico che vive in California. Leggendo l'ultimo post dal suo iPhone si è domandato quale fosse il film strano che cito nel testo. Eccolo accontatentato, e con lui tutti coloro che si sono fatti la stessa domanda: si trattava di "Mulholland Drive", di David Linch. Ciao Marco!
sabato 8 marzo 2008
Quando il pensiero fresco rompe il guscio

Se un’idea è fresca e nuova non si può pretendere che piaccia immediatamente. Specialmente si ci troviamo di fronte a qualcosa di “veramente” nuovo, non abbiamo la possibilità di confronto. Non c’è un elemento con il quale valutarlo, paragonarlo, soppesarlo. Ci poniamo di fronte al mondo, infatti, con le nostre aspettative e siamo portati a giudicarlo a seconda di quanto questo vi rientri. Queste aspettative sono una specie di “guscio” nel quale rinchiudiamo la realtà, per poterla controllare meglio.
Bene: il pensiero fresco rompe il guscio. E cosa succede se rompo il guscio di un uovo? Escono l’albume ed il tuorlo, si espandono, e questo può creare qualche problema. Era meglio avere l’uovo integro, gestibile. Ma se non lo rompo non potrò creare, con quello che c’è dentro, una magnifica (e squisita) torta. Ecco perché l’uovo va rotto.
Se produci pensiero fresco qualche uovo lo devi rompere. E devi anche aspettarti che qualcuno non sia per nulla contento di ciò che stai facendo. E’ il prezzo da pagare per essere innovativi. Trovare un nuovo modo di risolvere un problema significa rompere un guscio. Proporre una linea d’azione diversa da quella abituale significa rompere un guscio. Coinvolgere una persona nuova significa rompere un guscio. Assegnare un compito nuovo a qualcuno che non l’ha mai svolto significa rompere un guscio.
E tu quanti gusci rompi? Ma non solo: quanti gusci sei disposto a farti rompere dagli altri? Gioca a rompere gusci, che siano tuoi o degli altri. Non tenerli intatti a lungo, perché il loro contenuto non sarà fresco in eterno: meglio farlo uscire subito ed utilizzarlo. Combatti la tentazione di avere le uova integre: saranno belle da vedere ma non farai la torta. Ama la rottura delle uova: sulle prime ti sembrerà un po’ destabilizzante ma poi, quando ci sarà la torta pronta, vedrai: tutti cambieranno idea.
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sabato 1 marzo 2008
Come sorseggiare un'idea fresca

domenica 24 febbraio 2008
Is it Fresh?

Noi pensiamo di continuo, non possiamo smettere di pensare. Vivere è pensare. Cosa vuol dire pensare? Vedere situazioni, interpretarle, dialogare con se stessi. Pensare significa trovare soluzioni, in qualsiasi momento della nostra realtà di vita.
Dunque, il gioco è questo. Ogni volta che produciamo un pensiero in una circostanza chiave dobbiamo porci una semplice domanda: “Is it fresh?” E’ fresco questo pensiero? Scopriremo che nella maggior parte dei casi preferiamo utilizzare pensieri vecchi piuttosto che produrne di nuovi.
Cominciamo con un semplice esempio. Andiamo a sciare e al noleggio sci, indecisi, scegliamo i Volkl della volta precedente perché “ci siamo trovati abbastanza bene”. Se mentre facciamo questo ragionamento ci chiediamo “Is it fresh?”, dobbiamo dare una risposta negativa. No, non è fresco questo pensiero. Stiamo utilizzando un pensiero vecchio. Quella scelta l’avevamo già fatta una settimana prima. Una scelta Fresh sarebbe questa: “Anche se mi sono trovato molto bene con i Volkl, questa volta fammi provare qualcos’altro…. scelgo gli Atomic”. La freschezza sta nel fare una nuova scelta, diversa da quella di prima.
Ma perché tendiamo ad utilizzare pensieri vecchi? Semplice: utilizzare un vecchio pensiero è più semplice, rapido e rassicurante. Costa meno energie ed espone a meno rischi. Se vogliamo provare un altro paio di sci dobbiamo prima di tutto sceglierli investendo tempo ed energie per il ragionamento. Poi dobbiamo accettare che, se non saremo soddisfatti, tenderemo a rimproverarci della scelta fatta.
La Fresh Thinking Philosophy afferma una cosa ben precisa: a pensare fresco non si sbaglia mai, anche quando non sembra dare vantaggi nel breve. Ma sulle straordinarie opportunità del pensiero fresco parleremo più avanti. Per ora proviamo a chiederci: “Is it fresh?”
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sabato 16 febbraio 2008
Think Fresh: Il manifesto del pensiero fresco.
Ciò che spesso troviamo sono pensieri vecchi, stantii, ammuffiti. Pochi hanno il coraggio di pensare in modo fresco...
Si, perché pensare fresco richiede energia e vitalità nel modo di porsi verso tutto ciò che ci circonda.
Il pensiero fresco può dare grandi vantaggi: creatività, innovazione, relazioni, positività, successo.
Vuoi cominciare anche tu a pensare fresco? Benvenuto.
Ecco qui il Fresh Thinking Manifesto!
1. Il FreshThinking è fragrante
Il pensiero fresco è come una brioche appena sfornata, calda ed invitante. Attira, cattura, stimola la golosità con la forza di essere preparato per essere consumato subito.
2. Il FreshTinking ha occhi nuovi
Pensare Fresco non significa necessariamente pensare cose nuove, ma spesso consiste nel vedere le stesse cose con occhi nuovi, da un punto di vista diverso. Il pensiero fresco è curioso, coglie qualsiasi cosa possa essere rielaborata e trasformata in novità.
3. Il FreshTinking attiva il cuore
Il FreshPensiero emoziona e colpisce: Pensare Fresco non è solo un esercizio di ragionamento ma mobilita la sfera affettiva, coinvolge, attiva.
4. Il FreshTinking è amico dell'azione
Chi pensa fresco non si limita a collezionare i propri pensieri, ma ne trae sempre qualcosa di valido per la sua vita e li trasforma in azioni.
5. Il FreshThinking è coraggioso
Pensare fresco significa rompere gli schemi, amare la novità, sfidare lo status quo: di solito la gente non è disposta ad accettare facilmente un cambiamento. Il Fresh Thinking mette in discussione se stessi e gli altri: e questo richiede coraggio.
6. Il FreshThinking è vitaminico
abbiamo bisogno di Pensieri Freschi come abbiamo bisogno del pane fresco, della frutta fresca, dell'acqua fresca. Che cosa succede al nostro corpo se non ci alimentiamo con cibi freschi? Lo stesso vale per la nostra mente, con i pensieri.
7. Il FreshThinking aggiunge valore
Chi pensa fresco è orientato al miglioramento di se stesso, degli altri e del mondo che gli sta intorno. Spesso pensare fresco consiste nell'aggiungere un po' di valore ad un pensiero già esistente.
8. Il FreshThinking coglie opportunità
Pensare fresco significa avere una mente sveglia, attiva, e no perdere neanche un'occasione per costruire una nuova idea.
9. Il FreshTinking illumina
Spesso il pensiero fresco permette di vedere se stessi in una prospettiva diversa e di avere dei veri e propri "insight": delle illuminazioni che ci permettono di "vedere" il futuro e di capire quale strada scegliere.
10. Il FreshTinking contagia
Un pensiero fresco dà vita ad altri pensieri freschi, come una scintilla che determina una reazione a catena.
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