
Se devo riempire un bicchiere mi concentro sul bicchiere pieno, non sul gesto che sto compiendo per riempirlo. Siamo valutati per i risultati, ricompensati per i risultati. Così la nostra vita si trasforma in una frenetica ricerca del risultato. Capiamoci: va benissimo puntare al risultato, ci mancherebbe altro. Io sono uno specialista di come bisogna raggiungere i risultati.
Ma riflettiamo su una cosa. Quando siamo proiettati sul risultato, trascuriamo il mezzo che ci permette di ottenerlo. E quando il mezzo sono i nostri gesti, ecco che trascuriamo i nostri gesti. Ma trascurare i nostri gesti significa considerare noi stessi uno strumento, una macchina. qualcosa di secondario. Un oggetto. Se l'importante è il bicchiere pieno, l'atto di prenderlo, portarlo al rubinetto e riempirlo diventa uno strumento. La nostra mano, la nostra azione perdono dignità di vita.
Più siamo proiettati sul fine, più diventiamo stressati. Ecco dunque qual è il rimedio per lo stress: concentrarsi sul mezzo. Sì, non sul fine, ma sull'azione in sé. So che questo è contrario con la nostra mentalità efficientista, ma è così. Pur non dimenticando il fine, prova a considerare più importante il mezzo, quando il mezzo sei tu. Vale a dire: se devi riempire il bicchiere concentrati sui tuoi movimenti. Curali. Rendili belli. Amali. In altre parole: dai loro quell'importanza che il nostro modo di vivere gli ha rubato.
Se riuscirai a fare questo, vedrai che risultati. Aumenterà la tua calma, si abbasserà lo stress. Ritroverai energie e motivazioni. Ritroverai il senso di fare le cose. Acquisterai carisma. Ti ricomparirà il sorriso e finalmente capirai quanto è inutile affannarsi per ottenere i risultati.
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